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Cavo Dragone: "Se lo sconfinamento dei droni russi in Polonia è stato un test per saggiare la nostra reazione, Mosca ha avuto la dimostrazione che siamo capaci di proteggere i nostri cieli".
Cavo Dragone: "Se lo sconfinamento dei droni russi in Polonia è stato un test per saggiare la nostra reazione, Mosca ha avuto la dimostrazione che siamo capaci di proteggere i nostri cieli".
"La guerra ibrida è in corso già da tempo e dobbiamo prepararci a qualsiasi tipo di attacco, non solo in Polonia". Non usa mezzi termini il ministro della Difesa, Guido Crosetto, che, intervistato dal Corriere della Sera, avverte: "Chi non reagisce, soccombe".
Dichiarazioni che rinnovano la necessità di aumentare gli investimenti in difesa e reagire (contrattaccando) allo spionaggio tecnologico, ai sabotaggi hacker e alla campagna di disinformazione avviata da Mosca in tutto il mondo, durante i primi giorni di invasione dell'Ucraina.
A chiarire tutto è il presidente del Comitato Militare della Nato, Giuseppe Cavo Dragone: "Dormo sonni tranquilli perché non penso a un escalation nè di essere a un passo dalla terza guerra mondiale. Se lo sconfinamento dei droni russi in Polonia è stato un test per saggiare la nostra reazione, Mosca ha avuto la dimostrazione che siamo capaci di proteggere i nostri cieli", ha detto.
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