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"C'è l'assoluta e urgente necessità di porre fine alla crisi umanitaria per le donne, i bambini e gli ostaggi".
"C'è l'assoluta e urgente necessità di porre fine alla crisi umanitaria per le donne, i bambini e gli ostaggi".
Le decisioni prese da Israele a Gaza "vanno nella direzione della pulizia etnica e del genocidio". E' quanto ha dichiarato Saskia Kluit (Paesi Bassi, Soc), relatrice dell'assemblea parlamentare del Consiglio d'Europa, evidenziando "l'assoluta e urgente necessità di porre fine alla crisi umanitaria per le donne, i bambini e gli ostaggi a Gaza".
"Con il blocco totale delle forniture umanitarie essenziali dal 2 marzo 2025 e la ripresa dell'attacco su larga scala al territorio da parte delle autorità israeliane, la situazione è peggiorata oltre ogni immaginazione", ha detto la parlamentare. "I bambini sono le prime vittime di questa violenza sistematica.
Senza cibo, acqua pulita, cure mediche e un riparo sicuro, il loro diritto alla vita viene negato", ha aggiunto.
"È chiaro che il governo israeliano non rispetta il diritto umanitario internazionale, che richiede che gli aiuti umanitari siano consegnati incondizionatamente, senza ostacoli e in quantità sufficiente a sostenere la salute di una popolazione", ha sottolineato.
"La popolazione palestinese di Gaza è confinata in uno spazio sempre più ristretto, senza possibilità di fuga e senza tregua da bombardamenti e attacchi, e le cosiddette zone di sicurezza non ne offrono alcuna", ha proseguito.
"Esorto ancora una volta Israele a interrompere immediatamente l'uccisione della popolazione di Gaza", ha detto ancora Kluit, affermando che "la comunità internazionale deve ora adempiere al suo dovere di dire la verità e seguire gli obblighi legali previsti dalle convenzioni di Ginevra, compresa la convenzione sul genocidio".
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