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Prosegue a tutto campo la politica de governo di Teheran in estremo oriente. Dopo Pechino è la volta di Seul. Gli ayatollah cercano di rompere l'assedio diplomatico e di costruire una salda rete di rapporti internazionali
Prosegue a tutto campo la politica de governo di Teheran in estremo oriente. Dopo Pechino è la volta di Seul. Gli ayatollah cercano di rompere l'assedio diplomatico e di costruire una salda rete di rapporti internazionali
Si è svolto il settimo ciclo di consultazioni politiche tra Iran e Corea del Sud tra i direttori generali dei ministeri degli esteri dei due Paesi. Secondo quanto riportato dall'IRNA, la delegazione iraniana era guidata da Ali-Asghar Mohammadi, assistente del ministro degli esteri e direttore generale per l'Asia e l'Oceania, mentre quella sudcoreana era guidata da Chung Kwang-Yong, direttore generale per gli affari africani e dell'Asia occidentale. I 2 Paesi hanno discusso di parecchie questioni tra cui la cooperazione economica, gli scambi culturali, la collaborazione scientifica ed educativa, nonché la cooperazione nelle organizzazioni internazionali e gli sviluppi regionali. Hanno inoltre sottolineato la necessità di continuare con le consultazioni politiche ai livelli più alti. Inoltre, secondo quanto stabilito dai precedenti accordi, lavoreranno fattivamente al rafforzamento delle relazioni bilaterali. Oltre ai colloqui ufficiali, Mohammadi ha anche incontrato separatamente Chung Byung-won, viceministro degli esteri sudcoreano, e un gruppo di studiosi ed esperti politici sudcoreani, per scambiare opinioni sugli sviluppi regionali e sui legami bilaterali.
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