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Secondo il viceministro degli Esteri Sergey Ryabkov, l'orientamento sarebbe verso pagamenti in valute nazionali. Nessuno pensa alla sostituzione della divisa USA. Putin si è ripetutamente lamentato che negli ultimi anni siamo stati privati della possibilità di utilizzare il dollaro a causa delle sanzioni
(Foto: Il viceministro degli Esteri russo Sergey Ryabkov)
Secondo il viceministro degli Esteri Sergey Ryabkov, l'orientamento sarebbe verso pagamenti in valute nazionali. Nessuno pensa alla sostituzione della divisa USA. Putin si è ripetutamente lamentato che negli ultimi anni siamo stati privati della possibilità di utilizzare il dollaro a causa delle sanzioni
(Foto: Il viceministro degli Esteri russo Sergey Ryabkov)
I BRICS si stanno orientando verso i pagamenti in valute nazionali. Lo ha dichiarato il viceministro degli Esteri russo Sergey Ryabkov in un'intervista con la giornalista kazaka Akmaral Batalova. Lo ha riportato la TASS. "Nessuno dei BRICS sta sollevando la questione della sostituzione del dollaro. Il presidente russo Vladimir Putin ha ripetutamente affermato che negli ultimi anni ci siamo ritrovati in una situazione in cui la Federazione Russa è stata privata della possibilità di utilizzare il dollaro, in generale, per moltissimi pagamenti a causa delle sanzioni che lo bloccano" - ha affermato. "L'opzione necessaria per noi è cercare alternative sotto forma di meccanismi di accordi reciproci che siano abbastanza resistenti agli impatti negativi esterni, immuni a questo tipo di misure esterne", ha proseguito il diplomatico. "L'alternativa è passare agli accordi in valute nazionali. Questa è la strada che stiamo intraprendendo all'interno dei BRICS". Secondo Ryabkov, ma anche secodo Putin, la Russia effettua già oltre il 90% di tutti i pagamenti con i suoi partner BRICS in valute nazionali.
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