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Parlando con i carabinieri e il procuratore di Tempio Pausania Gregorio Capasso, l'uomo avrebbe anche indicato dove si trova il cadavere della 33enne.
Parlando con i carabinieri e il procuratore di Tempio Pausania Gregorio Capasso, l'uomo avrebbe anche indicato dove si trova il cadavere della 33enne.
Ha confessato di aver ucciso Cinzia Pinna, l'imprenditore 41enne Emanuele Ragnedda, di Arzachena (Ss), noto nel settore enologico, fermato dai Carabinieri in merito alla scomparsa della 33enne di Castelsardo, avvenuta l'11 settembre.
La confessione è avvenuta davanti ai Carabinieri e al Procuratore di Tempio Pausania, Gregorio Capasso, a cui l'uomo avrebbe anche detto dove si trova il cadavere della donna.
Oltre all'imprenditore, che è stato fermato mentre stava cercando di fuggire con una barca, anche un ragazzo milanese di 26 anni è stato iscritto nel registro degli indagati, per occultamento di cadavere.
A dare l'allarme erano stati i suoi familiari, che avevano sporto denuncia e fatto scattare le ricerche. La donna era stata vista per l'ultima volta proprio insieme a loro, in un locale a Palau (Ss), poi di lei si erano perse le tracce. Alcune telecamere di videosorveglianza hanno ripreso la 33enne mentre camminava in stato confusionale. Poi, la donna è salita a bordo di un'auto, intestata a Ragnedda. Il cellulare è risultato attivo fino alle 03:20 del mattino del 12 settembre, nella zona del porto. Poi, più nulla.
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