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"Il timore che gli algoritmi di predeterminazione possano “superare” la tariffa amministrata è infondato".
"Il timore che gli algoritmi di predeterminazione possano “superare” la tariffa amministrata è infondato".
"Esprimiamo il nostro pieno sostegno all'emendamento 4.0.2 al Ddl Concorrenza, a firma dei senatori Scurria e Maffoni, che introduce maggiore trasparenza e digitalizzazione nel servizio taxi attraverso l’utilizzo delle tariffe predeterminate.
Si tratta di un passo decisivo per dotare la categoria di strumenti moderni e competitivi, capaci di migliorare la qualità del servizio per cittadini e operatori".
Così, in una nota, il sindacato URI – Unione Radiotaxi d’Italia.
"A tal proposito, ci preme evidenziare che il timore — pure espresso da alcuni rappresentanti della categoria — che gli algoritmi di predeterminazione possano “superare” la tariffa amministrata è infondato. La proposta - peraltro già attuata in altri Paesi europei - garantisce espressamente agli utenti la possibilità di pagare sempre secondo la tariffa comunale, mantenendo così integra la tutela del servizio pubblico. Essa rappresenta semplicemente un’opzione aggiuntiva, secondo criteri trasparenti e non discriminatori definiti dall’Autorità di Regolazione dei Trasporti ", prosegue la nota.
"Senza le tariffe predeterminate, si rischia di marginalizzare i tassisti, privandoli di strumenti di innovazione digitale indispensabili per rimanere competitivi di fronte ai grandi player internazionali. Rifiutare l’emendamento significa frenare l’evoluzione del settore e la lotta all’abusivismo”, conclude.
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