Sei sicuro di voler sbloccare questo articolo?
"In nessun caso la legge riconosce alla persona il diritto a ottenere aiuto a morire".
"In nessun caso la legge riconosce alla persona il diritto a ottenere aiuto a morire".
Altri sette emendamenti dei relatori del disegno di legge sul fine vita, da mesi in esame al Senato, sono stati presentati oggi, durante la prima riunione delle commissioni Giustizia e Affari sociali dopo la pausa estiva.
Tra le novità, una stretta al Servizio Sanitario Nazionale, che dovrebbe essere escluso, prevedendo che "il personale in servizio, le strumentazioni e i farmaci di cui dispone a qualsiasi titolo il servizio Sanitario nazionale, non possano essere impiegati per agevolare l'esecuzione del proposito suicidario".
Un altro emendamento, invece, stabilisce che "in nessun caso la legge riconosce alla persona il diritto a ottenere aiuto a morire".
Tra le altre proposte di modifica, ce n'è anche una sul cambiamento del Comitato nazionale di valutazione: secondo la stesura del disegno di legge, dovrebbe essere nominato dal governo, ma l'emendamento prevede di sostituirlo con il Centro di coordinamento nazionale dei comitati etici territoriali già esistenti.
Gli emendamenti sono stati firmati dai senatori Pierantonio Zanettin (Forza Italia) e Ignazio Zullo (Fratelli d'Italia).
APPUNTAMENTI IN AGENDA