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Dall'alba di oggi, altre 37 persone sono morte nei bombardamenti israeliani.
Dall'alba di oggi, altre 37 persone sono morte nei bombardamenti israeliani.
Il rilascio di nove ostaggi ancora vivi (uno in meno rispetto all'offerta avanzata in precedenza) e di altri 18 morti: è quanto prevedrebbe la nuova proposta statunitense per un cessate il fuoco tra Israele e Hamas a Gaza. Lo riportano i media israeliani, secondo i quali Tel Aviv avrebbe ricevuto i dettagli da Washington.
Stando a indiscrezioni, gli ostaggi verrebbero rilasciati in due momenti nell'arco di sette giorni, ma non è stato specificato quanti prigionieri palestinesi verrebbero liberati in cambio. Israele, da parte sua, dovrebbe impegnarsi per una tregua di due mesi, durante la quale verrebbe negoziata la fine della guerra.
I media riferiscono anche che, nel caso in cui non si dovesse arrivare ad un accordo, Tel Aviv potrebbe riprendere i combattimenti, oppure estendere il cessate il fuoco in cambio di altri ostaggi. Questo è un dettaglio "cruciale", perché sembra che il principale punto di disaccordo sarebbe stata l'insistenza, da parte di Hamas, su un accordo che metta fine alla guerra in modo definitivo, e il rifiuto da parte di Tel Aviv, se il movimento fondamentalista palestinese non dovesse essere smantellato.
Infine, la proposta prevedrebbe anche di riassegnare all'Onu la gestione degli aiuti umanitari e il ritiro delle Idf dalle aree prese nell’ultimo periodo, compreso l'asse Morag, tra Rafah e Khan Younis, nel Sud della Striscia di Gaza.
Intanto, altre 37 persone sono morte, a causa dei bombardamenti israeliani in corso dall'alba di stamani. Lo ha fatto sapere l'agenzia di stampa palestinese Wafa, che riporta fonti del Ministero della Sanità di Gaza, gestito da Hamas, i cui dati non distinguono le vittime tra civili e miliziani.
Ad Al-Burej, nel centro della Striscia, 23 persone sono rimaste uccise. Altri morti ci sono stati anche a Khan Younis, nel sud di Gaza, e a Shajaiya, quartiere di Gaza City.
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