Sanità, Magi (Omceo Roma): "Il 2025 si chiude senza inversione di tendenza"

"Legge bilancio occasione mancata, messo a rischio futuro del Ssn".

(Prima Notizia 24)
Lunedì 22 Dicembre 2025
Roma - 22 dic 2025 (Prima Notizia 24)

"Legge bilancio occasione mancata, messo a rischio futuro del Ssn".

"Il 2025 si chiude senza segnali di attenzione per i professionisti del Servizio sanitario nazionale. Il 2026 rischia di aprirsi con un sistema pubblico indebolito, mentre cresce una sanità assicurativa sostitutiva che esclude i cittadini più fragili". Lo spiega il presidente dell'Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri della provincia di Roma, Antonio Magi, che traccia un bilancio dell'anno che sta per concludersi.

 

 "La Legge di Bilancio 2025- prosegue- rappresenta, per il Servizio sanitario nazionale e per i suoi professionisti, un'occasione mancata. Nonostante le ripetute richieste avanzate dalle organizzazioni mediche, non sono state stanziate neppure quelle minime risorse che avrebbero potuto rappresentare un segnale politico di attenzione verso i medici del Ssn, indispensabile per contrastare l'esodo verso l'estero, la fuga dal servizio pubblico e il progressivo impoverimento dell'offerta sanitaria".

 

Antonio Magi sottolinea che "il 2025 si chiude dunque senza un'inversione di tendenza: nessun intervento strutturale sulle retribuzioni, nessuna misura concreta per valorizzare il lavoro medico, nessuna risposta efficace alla crisi di attrattività del Ssn. Una scelta che rischia di compromettere definitivamente la tenuta del sistema, proprio mentre cresce il bisogno di cure da parte dei cittadini".

 

"Preoccupa in particolare- evidenzia il presidente dell'Omceo della Capitale- l'impostazione del ministero dell'Economia e delle Finanze che, di fatto, sembra aver messo in pregiudicato il futuro del Servizio sanitario nazionale. Le decisioni assunte, o, meglio, non assunte, nella Legge di Bilancio equivalgono a una dichiarazione indiretta di superamento del Ssn così come lo abbiamo conosciuto: un sistema universalistico, pubblico, fondato sull'equità e sull'accesso alle cure indipendentemente dal reddito".

 

"Una posizione- continua Magi- che appare in evidente contrapposizione non solo con il ministero della Salute, ma anche con la volontà espressa trasversalmente da esponenti della maggioranza e dell'opposizione di rilanciare e salvare la sanità pubblica tramite gli emendamenti presentati al Senato della Repubblica e cancellati".

 

Nel frattempo, il vuoto lasciato dal servizio pubblico viene colmato da una sanità assicurativa che sta cambiando natura. "Le polizze sanitarie- afferma il presidente dell'Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri della provincia di Roma- non sono più integrative del Ssn, ma sempre più spesso sostitutive. I premi assicurativi sono in forte aumento, in molti casi raddoppiati, perché chiamati a sostenere costi che un sistema pubblico indebolito non è più in grado di assorbire".

 

Il risultato è un sistema che esclude: chi non può permettersi le cure private o le polizze assicurative resta senza risposte, con un impatto sociale che rischia di diventare esplosivo. Per Antonio Magi, il 2026 non può essere un altro anno di rinvii. "Serve un cambio di rotta netto e coraggioso: rilancio deciso del finanziamento del Servizio sanitario nazionale che copra le spese della sanità pubblica, allineamento contrattuale e retributivo dei medici agli standard europei, valorizzazione del lavoro sanitario come investimento e non come costo e politiche che rimettano al centro il cittadino e il diritto alla salute".

 

"Senza queste scelte- ammonisce il numero uno dell'Omceo della Capitale- il rischio non è solo la crisi del personale, che ormai è acuta, e lo vediamo con l'aumento delle liste d'attesa, ma la fine del Servizio sanitario nazionale come pilastro di coesione sociale del Paese".

 

"Salvare il Ssn non è una battaglia corporativa- conclude Antonio Magi- è una priorità di tutti, è una scelta politica che riguarda il futuro dell'Italia e il diritto alla salute di milioni di cittadini".


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