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Ivan Notarangelo è stato insultato dopo che era salito a bordo con il suo cane, senza sapere che fosse vietato.
Ivan Notarangelo è stato insultato dopo che era salito a bordo con il suo cane, senza sapere che fosse vietato.
Insulti a sfondo omofobo a bordo di una navetta per la spiaggia: è quanto accaduto nei giorni scorsi a Capalbio, nel Grossetano, al giornalista torinese Ivan Notarangelo, già comunicatore del Pd, che in passato ha seguito Davide Gariglio, Mercedes Bresso, Piero Fassino e l'attuale sindaco Stefano Lo Russo.
"L'omofobia non è mai un incidente verbale, ma un atto politico che colpisce la persona nella sua identità più profonda", afferma il giornalista, riferendo che "l'aggressione verbale e quasi fisica" è avvenuta dopo che l'autista del mezzo, che era quasi vuoto, l'aveva visto mentre teneva in braccio il suo cane, un bassotto, violando un divieto di cui non era a conoscenza.
Secondo quanto testimonia Notarangelo, l'autista ha iniziato a insultarlo, fino a chiamarlo "ripetutamente e a voce alta 'frocio di merda'. Ho scelto di non sporgere denuncia ma non ho avuto alcun dubbio sul rendere pubblico l'accaduto. Non è un insulto qualsiasi, è un tentativo di ridurre l'altro al silenzio, di riportarlo dentro i confini decisi dalla maggioranza. Servono responsabilità collettiva e coraggio istituzionale perché la libertà non può essere concessa 'a condizione che' o entro limiti non scritti.
Combattere l'omofobia significa riconoscere che non ci sono cittadini di serie A e cittadini di serie B. L'Italia - conclude il giornalista - non può permettersi di tollerare ancora queste zone grigie. E chi sceglie il silenzio è complice".
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