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La Difesa propone di costituire un'arma cyber civile-militare per combattere la guerra ibrida in corso.
La Difesa propone di costituire un'arma cyber civile-militare per combattere la guerra ibrida in corso.
"La guerra ibrida è continua e colpisce infrastrutture critiche, centri decisionali, servizi essenziali e la tenuta di ogni Paese, con rischi quotidiani e crescenti di danni catastrofici.
Gli attacchi - condotti sul piano della disinformazione, della guerra cognitiva e nel dominio cyber - sfruttano la consapevolezza che l'Occidente spesso sceglie di non reagire".
Così il 'non paper' del ministro della Difesa Guido Crosetto sulla guerra ibrida, presentato ieri durante il Consiglio Supremo della Difesa e pubblicato stamani.
Nello specifico, il ministero della Difesa propone: la costruzione di un'arma cyber civile-militare per combattere la guerra ibrida in corso, tramite un Centro per il contrasto alla guerra ibrida; la specializzazione delle Forze Armate nell'uso dell'Intelligenza Artificiale; protezione supply-chain, formazione contro le minacce cognitive ed esercitazioni in attività cyber-elettromagnetiche.
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