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"E' venuto il momento di fare delle scelte, non vogliono che si faccia sciopero? Bene, aprano una trattativa e cambino la legge".
"E' venuto il momento di fare delle scelte, non vogliono che si faccia sciopero? Bene, aprano una trattativa e cambino la legge".
"Nessuno vuole massacrare Giorgetti. Quelli che oggi sono massacrati sono gli italiani, sono i lavoratori dipendenti, sono i giovani, sono i precari, sono le donne. Questi sono quelli massacrati da questa crisi".
Così, a margine del Forum delle relazioni industriali 2025 in Assolombarda, il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, ha risposto a una richiesta di commento sulle parole del ministro dell'Economia, Giancarlo Giorgetti, secondo cui il governo è stato "massacrato" in merito al taglio dell'Irpef previsto in manovra.
Per quanto riguarda le polemiche sorte dopo la proclamazione dello sciopero generale del 12 novembre, Landini ha evidenziato: "E' venuto il momento di fare delle scelte, non vogliono che si faccia sciopero? Bene, aprano una trattativa e cambino la legge. Altrimenti quale altro strumento abbiamo se non ci ascoltano, se mettono la fiducia, se fanno i condoni? È il momento che la gente si rivolti, deve scendere in piazza, deve mobilitarsi, deve dire basta".
"Questo è il quadro della situazione, questo è quello che ci ha portato ad avanzare la proposta dello sciopero, compreso il fatto che noi vediamo anche una situazione di crisi industriale e non solo che sta venendo avanti al di là delle balle che raccontano", ha proseguito.
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