Campobasso, madre e figlia morte per intossicazione, Procuratore: "Dalle autopsie nessun elemento immediato"

Si rinforza l'ipotesi di una tossinfezione di tipo alimentare, ma la Procura non esclude ancora l'avvelenamento da parte di terzi.

(Prima Notizia 24)
Mercoledì 31 Dicembre 2025
Campobasso - 31 dic 2025 (Prima Notizia 24)

Si rinforza l'ipotesi di una tossinfezione di tipo alimentare, ma la Procura non esclude ancora l'avvelenamento da parte di terzi.

Dalle autopsie della 50enne Antonella Di Ielsi e di sua figlia, la 15enne Sara Di Vita, svolte stamani all'Ospedale Cardarelli e durate 7 ore, "non sono emersi elementi conoscitivi immediati”.

Lo ha dichiarato il Procuratore di Campobasso, Nicola D'Angelo, a seguito degli accertamenti irripetibili.

Questo sembra escludere l'ipotesi che le due vittime siano state avvelenate da terzi. Si rinforza, invece, l'ipotesi, avanzata inizialmente, che si sia trattato di un caso di ingestione di tossine alimentari.

Potrebbe essere accaduto la sera del 23 dicembre, quando hanno mangiato in tre, mentre la figlia Alice, che non ha accusato alcun sintomo, non era in casa. Padre, madre e figlia avrebbero mangiato anche dei funghi, e forse proprio questi avrebbero causato l'intossicazione mortale. 

Tutto, però, sarà più chiaro tra due mesi, quando arriveranno gli esiti degli esami di laboratorio sui prelievi eseguiti sul corpo delle due donne.

Nel frattempo, le indagini vanno avanti, senza escludere l'ipotesi di avvelenamento da parte terzi. Un'ipotesi residuale, date le circostanze, ma la Procura batte tutte le piste, inclusa quella dell'omicidio.

Durante le perquisizioni nella casa dei Di Vita e nell'abitazione della madre di Gianni, intanto, la Squadra Mobile di Campobasso ha sequestrato 19 prodotti alimentari: si tratta, nello specifico, di un preparato  preparato con funghi e peperoni, olive verdi e nere, polpette, formaggio al pistacchio, mozzarella di latte vaccino, salsa di pomodoro, funghi, forse del tipo "pleurotus ostreatus", noti anche come "orecchiette", vongole cotte con guscio, baccalà gratinato con pinoli, uva e patate, una torta con Pan di Spagna con crema al pistacchio, pesto, una confezione di formaggio spalmabile, due marmellate, polenta solida con funghi, probabilmente champignon, funghi alla contadina e una giardiniera autoprodotta. Saranno analizzati all'Istituto Zooprofilattico di Abruzzo e Molise.

In merito alle condizioni del marito e padre delle due vittime, Gianni Di Vita, e della figlia maggiore Alice, l'Inmi Spallanzani di Roma, in una nota, ha fatto sapere che, "vista l'evoluzione favorevole del quadro clinico, il paziente proveniente dall'azienda sanitaria regionale del Molise per sospetta malattia a trasmissione alimentare (Mta) è stato trasferito dal reparto di rianimazione in reparto ordinario". "Padre e figlia continuano ad essere debitamente assistiti dall'équipe medica e supportati dal team di psicologi dell'istituto", prosegue la nota.


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