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"Noi siamo per una politica dei conti in ordine, quella che garantisce stabilità, ci ha consentito di abbassare lo spread e migliorare il rating".
"Noi siamo per una politica dei conti in ordine, quella che garantisce stabilità, ci ha consentito di abbassare lo spread e migliorare il rating".
“Il ceto medio non è il ceto ricco. Chi guadagna 40 o 50 mila euro lordi non è ricco: è ceto medio-basso. L’idea è tagliare l’Irpef per loro.
Noi siamo per una politica dei conti in ordine, quella che garantisce stabilità, ci ha consentito di abbassare lo spread e migliorare il rating. Qualche spazio per modificare la manovra ci sarà. Ma saranno correttivi mirati, perché la strada è strettissima. Non ci sono soldi da buttare”.
Così, in un'intervista al quotidiano "La Repubblica", il ministro per i Rapporti con il Parlamento, Luca Ciriani.
A una domanda se cambieranno la norma sugli affitti brevi e quella sui dividendi, il ministro ha risposto: “Vediamo, Giorgetti ha dato disponibilità. Qualcosa modificheremo, senza stravolgimenti. Noi vorremmo dare spazio per una terza lettura, ma i tempi sono strettissimi. C’è il dl anticipi, il ddl concorrenza e il ddl Corte dei conti, non so se ci sarà tempo per una terza lettura” in Parlamento.
Per quanto riguarda le riforme, Ciriani ritiene che “ci sia tempo per approvare il premierato in questa legislatura. Se però non ci riuscissimo, allora approveremo una legge elettorale che fa propri i principi del premierato, dunque stabilità con il premio di maggioranza a una coalizione con un leader riconosciuto. Una riforma elettorale che permetta di votare come se il premierato già ci fosse”.
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